lunedì 4 novembre 2013

Turbamenti - Capitolo 12







Avevo esaurito tutte le lacrime . Non sapevo per quanto tempo ero rimasta lì in quel vicolo. Ero lì con la testa appoggiata al muro ,le ginocchia  al petto e con le braccia che le stringevano ,come per darmi  un senso di protezione . Lo sguardo perso nel vuoto .
La testa piena di pensieri ,domande che non riuscivano a trovare risposta. Mi sentì piccola ed indifesa . Erano anni che non mi sentivo così,dalla morte del mio adorato papà. Maledì quell'uomo che era entrato nella mia vita come un uragano ,che mi aveva fatto sentire così viva riaccendendo delle emozioni che avevo messo da parte. Lo maledì perché mi aveva fatto sentire in paradiso ma portandomi immediatamente all'inferno . Dovevo sapere cosa nascondeva quell'uomo . Dovevo capire perché non poteva amarmi !.
La rabbia mi riportò sulla terra ,risvegliandomi . Sentì un brivido di freddo e mi scossi . Mi rialzai ,le gambe erano indolenzite .Mi ricomposi alla meglio e andai verso casa in Taxi,alla macchina ci avrei pensato in seguito.
Tornata a casa trovai un biglietto di Daisy ...

Buongiorno Tesoro  ! Non sei tornata a casa stanotte ,spero che hai passato una notte da favola . Sono uscita con Eric quando torno voglio sapere tutto ,ogni minimo dettaglio :) 
Ti voglio bene . Daisy 

Accartocciai il biglietto e lo buttai.Staccai il telefono di casa e andai verso il bagno , mi tolsi gli indumenti e mi infilai sotto il getto dell'acqua ,era bollente ma non mi importava .Rovesciai la testa all'indietro e chiusi gli occhi ,l'acqua  mi scorreva sul viso e sul corpo rilassandomi un po' . 
Dopo un'infinità di tempo riaprì gli occhi ,l'acqua mi stava bruciando un po' la pelle ,l'abbassai  regolandola e presi lo shampoo ai frutti di bosco per lavarmi i capelli . Mi lavai con lentezza ,coccolandomi .Uscì dalla doccia e mi coprì con l'asciugamano grande,presi quello piccolo e mi tamponai i capelli.Andai in camera e chiusi le tapparelle facendo diventare la camera semi oscurata . Presi il mio mp3 e l'accesi . Mi buttai sul letto senza vestirmi .Addormentandomi tra le lacrime .

Percepì qualcosa che mi accarezzava dolcemente i capelli,poi un fiato caldo sulla guancia e sulla bocca . E delle dolci carezze sul mio corpo . Mi agitai ,erano carezze che non riconoscevo . Volevo svegliarmi ma le palpebre erano pesanti ,le carezze continuarono e cercai con ogni sforzo di aprire gli occhi. Ci riuscì ma vidi solo una figura sfocata ,il corpo era pesante. Mi riaddormentai ...
Aprì gli occhi disorientata,il corpo era indolenzito, pesante. Dopo alcuni minuti mi sentì meglio e mi issai seduta. Vagai con lo sguardo per la stanza ,ma si soffermò su una figura seduta sulla sedia. Mi spaventai ed urlai ...
<<Che ci fai qui ? >> 
<<Scusami se ti ho spaventata>>
<<come hai fatto ad entrare ? >> ,mi resi conto  che ero ancora con l'asciugamano ,cercai di coprirmi con il lenzuolo .
<< Non volevo spaventarti . Ho provato a chiamarvi ,ma il telefono era staccato. Quindi sono venuto a bussarvi alla porta ,ma non rispondevate. Mi sono preoccupato ed ho cercato una chiave di scorta e l'ho trovata ... a proposito dovreste nasconderla un po' meglio >>.
Questo non spiegava il perché si trovasse in camera mia restando a guardarmi dormire ... e poi chi gli dava il diritto di entrare così in casa mia ? ...
<<Scusami Carl ma non avevi alcun diritto di entrare in casa nostra in questo modo . Poi per quale motivo eri preoccupato ? >>
<<ora scusami ma mi dovrei vestire.. >> continuai irritata , non mi piaceva il suo sguardo,uno sguardo inquietante . Non si degnava nemmeno di guardarmi in viso ,ma vagava sul mio corpo coperto dal lenzuolo .
<<Non c'è bisogno che fai la pudica con me, è così bello il tuo corpo >> spalancai la bocca sconcertata ...
<<Scusami ?? >> forse avevo capito male . Lui si girò e  uscì dalla camera .
Scesi dal letto ,mi venne un capo giro ,aspettai che mi passasse .Mi vestì con una tuta e mi legai i capelli con una coda di cavallo fatta alla meglio .
Guardai il cellulare e trovai un messaggio con il numero anonimo ...
<< Sara stai attenta >>  aggrottai la fronte ,non capendo . Lo rimisi sul comodino e uscì dalla mia camera.
Carl era seduto sul divano ,mi sedetti anche io  ma standogli lontano,mettendo distanza da lui .
Gli chiesi se volesse un tè o un caffè per essere ospitale ,rifiutò.
<< Come mai ci cercavi? >> chiesi.
<<Cercavo Sam e da ieri sera che non la sento.Ho chiamato per sapere se per caso voi l'aveste sentita >> ,lo guardai dubbiosa .
<< Non l'abbiamo sentita ... almeno io non l'ho sentita>>.
Mi rischiarai la gola .Stare da sola con Carl mi metteva a disagio ,inquietudine.
Restai nel mio angolo del divano in silenzio ,cercando di farmi vedere il più possibile tranquilla ,-cosa che in realtà non ero -. Chiedendomi il perché non se ne andasse via . Invece stava lì e sentivo i suoi occhi che mi squadravano ,mettendomi ancora più a disagio.
<<Sei bella>> forse avevo capito di nuovo male ,lo guardai .
<<Che hai detto scusa ? >>.
<< ho detto che sei bella >> lo sguardo non mi piaceva per niente
<<hem..Grazie >> risposi con tono sommesso. Lui si mosse, impercettibile,si avvicinò .
<<E dimmi hai un ragazzo ? O ti stai vedendo con qualcuno ? >>  
<<hem,non sono affari tuoi Carl >> risposi irritata dalla sua domanda.
<<perché non vai a cercare Sam ? ... A proposito gli hai detto la verità del tuo passato ? >> volevo che se ne andasse,le mie sensazioni mi dicevano che dovevo stare lontana da lui.
<< Sam adesso non c'è ,non parliamo di lei >>lo guardai torva. 
<<E' la tua ragazza ... >> gli ricordai ,nel caso se lo fosse scordato .
<< Ma adesso non c'è >> si avvicino a me quasi del tutto.
Mi stavo per alzare ,averlo ancora più vicino mi inquietò maggiormente .
<<Sei davvero bella e sicuramente avrai tanti spasimanti che ti corrono dietro >> mi  mise una ciocca di capelli ribelle dietro l'orecchio,poi mi accarezzò la guancia con la mano . Rabbrividì per quel tocco .
<<Carl non mi sembra il caso >> mi allontanai ,andando più indietro con la testa e la schiena. 
Mi fissò la bocca << Carl >>mi allontanai ancora di più . Si avvicinò con il viso e me lo prese con le mani .
Sapevo cosa voleva fare << Michael !! >> dissi con tono alto di voce ,scattando in piedi e guardandolo indignata . Si sentì il rumore delle chiavi nella porta  ed era Daisy . Fissò Carl e poi guardò me con la fronte aggrottata . Lui gli fece un gran bel sorriso e la salutò tranquillamente e gli spiegò che era venuto a cercare la sua ragazza . Poi si liquidò in fretta dicendo che aveva da fare alcune cose.
Trovandomi da sola con la mia amica gli spiegai le altre cose che Carl o Michael - ormai non sapevo più come chiamarlo - , aveva tralasciato nella spiegazioni . 
Ad ogni cosa che gli dicevo spalancava sempre di più gli occhi << non mi piace quel ragazzo.... No,non mi piace per niente >> concordai con la mia amica .<< Appena la vedo gli dico tutto >> volevo essere totalmente sincera con la mia amica Sam .
Mi chiese poi come fosse andata con Andrew, a quel nome mi rivennero le lacrime . Gli spiegai brevemente tutta la serata e come mi aveva cacciata da casa sua .
Daisy mi abbracciò ,poi gli venne un'idea :
<<partiamo !! >> , la guardai dubbiosa << ma si ,partiamo! Il tempo di prepararci e ti porto  nello chalet di montagna dei miei,ci stiamo fino a domani  >>.
Dopo i miei inutili tentativi di dissuaderla ,non avevo bisogno di una vacanza e di certo non potevo chiedere un'altro giorno libero a Isabel .Alla fine mi convinse e dovetti inventarmi una scusa con il mio capo ,anche se non amavo mentire. 
Chiesi alla mia vicina di casa di prendersi cura della nostra gatta ,gli lasciai tutto ciò di cui potesse aver bisogno.
Chiamai anche la mia amica Sam e gli chiesi se per caso avesse sentito Carl ,lei mi rispose che avevano passato la notte insieme e che se n'era andato via stamattina . Imprecai sotto voce ,quell'uomo non mi convinceva  neanche un po'.
Dovetti ritornare al parcheggio di Andrew,mi feci forza e andai. 
Ritornare in quel posto, mi venne un tuffo al cuore . Ero in macchina da almeno dieci minuti e non mi decidevo ad andarmene . La scena che vidi dopo nello specchietto della macchina ,mi pietrificò .
Vidi uscire una donna dal palazzo dove abitava Andrew . Una bellissima donna con capelli rossi ,snella e abbastanza alta . Vestita con un tailleur con la gonna e tacco a spillo. Lui era dietro a lei .Lei si girò e di quello che potevo vedere lei gli sorrise e gli fece una carezza sulla spalla Lui ricambiò  accarezzandole la guancia sorridente ,un sorriso genuino,parlarono per qualche altro minuto. Prima che lei se ne andasse si avvicinò a lui e gli diede un bacio sulle labbra,ma non ero sicura perché lei era di spalle .
Prima ancora che mi rendessi conto delle mie azioni ,scesi dalla macchina e attraversai la strada ,con passo svelto . Andrew sbarrò gli occhi sorpreso. 
La mano partì da sola << sei un fottutissimo bastardo >> ,lui si tenne la guancia con la mano ,ma non rispose. Mi rigirai andandomene e nemmeno questa volta lui mi fermò.

Eravamo in macchina per andare alla casa in montagna dei genitori di Daisy . Cantavamo a squarciagola tutte le nostre canzoni preferite, ridendo come delle matte .
Dopo due ore arrivammo alle colline di Woodstock,  New York. La mia amica parcheggiò nel vialetto della casa . Scesi di macchina e ispirai forte ,godendomi l'aria fresca e pulita di quelle colline . Lo  chalet era bellissimo e grande  su due piani,era immerso nel verde . C'erano quattro camere da letto ,tre bagni . L'arredamento era quasi tutto bianco luminosa e moderna con open space , con soffitti alti.
A  metà pomeriggio facemmo una passeggiata rilassante,godendoci il pomeriggio di sole . Era una gioia per me e per la mia adorata Reflex .Mi raccontò come andavano le cose con il suo ragazzo Eric ,poi d'improvviso si fermò ,con uno sguardo colpevole , mi fece preoccupare e la sollecitai a parlare...
<< Mi ha detto che mi ama e mi ha chiesto di andare a convivere >> tirò fuori tutto d'un fiato 
<< ah.. >> questa cosa mi fece rattristire ,mi dispiacque che non potevamo vivere più insieme. Ma mi faceva anche piacere per lei , finalmente le cose con lui andavano sulla via giusta . Cercai di essere più serena ,infondo ci saremmo viste comunque.
<< Sono felice per voi tesoro >> l'abbracciai sorridendo .
<< Grazie per lo sforzo che stai facendo Sara . Fa male anche a me separarmi ,ma ci vedremmo sempre te lo prometto amica mia>>.
Restammo abbracciate . Gli chiesi quanto tempo avevo per trovare un'appartamento tutto  mio ,rispose che sarebbero stati loro a cercare un loro nido d'amore. Dopo diversi tentativi dicendogli che la casa era sua ,mi convinse che andava bene così.
La sera e per la maggior parte della notte la passammo a bere ,cantare ,ballare e mangiare schifezze di ogni genere .
Il giorno dopo il mio umore era nettamente migliorato ,tutto merito della mia migliore amica ,sapeva sempre di cosa avessi bisogno. La giornata la trascorsi facendo passeggiate e leggendo libri .Sarei stata lì per sempre.
Nel pomeriggio mi arrivò un'altro messaggio da un numero sconosciuto ,di nuovo...
[[Stai attenta Sara...Stai attenta anche a chi fai entrare in casa ! ... Non sono un nemica/o . Cerca solo di ascoltarmi e non cercare di capire chi io sia  ]] . Lo ignorai ,sicuramente era quello sconosciuto che mi faceva quelle telefonate anonime . Dovevo ricambiare numero ,sbuffai.

Tornammo a casa nel tardo pomeriggio,ritornare nel caos della città fu destabilizzante già mi mancava l'aria pulita della montagna.
Rientrammo in casa e andai in camera mia per posare il borsone . Spalancai la porta e rimasi pietrificata ,mollai ciò che avevo in mano e mi misi una mano d'avanti alla bocca . Dopo minuti di  smarrimento chiamai Daisy , quando anche lei varcò la porta di camera mia anche lei rimase pietrificata . La mia camera era tappezzata di foto mie : Io quando faccio Jogging ,al lavoro ,io nuda , io con Andrew ; io e Andrew nudi ,io e Luca  nella camera dell'Hotel . C'era la mia vita degli ultimi mesi nelle foto attaccate al muro con una scritta " SARAI MIA " . Come fossero potuti entrare in casa nostra ,non sapevo spiegarmelo. Andai a vedere se mancassero delle chiavi .Non ne mancava nessuna ,c'era anche quella con la quale aveva aperto Carl la porta ieri mattina. Tornai in camera mia.Chi aveva potuto far tutto quello ,era la mia vita . La rabbia mi accecò e iniziai a strappare le foto dal muro , iniziò a mancarmi l'aria e a sudare freddo . Poi il buio.
Sentì una voce chiamarmi lontana . 
<< Hei Sara ,svegliati ...Svegliati >> aprì gli occhi .
<<Ma che succede ? >> mi guardai disorientata 
<< hai avuto un'attacco di panico e sei svenuta >>. Mi alzai e uscì dalla camera <<ma dove vai adesso ? >> 
<< ho bisogno di uscire Daisy >> urlai dalle scale.
 Il cielo era diventato grigio ,minacciando di mettersi a piovere da un momento all'altro , era come se sapesse ciò che avevo dentro.
Erano ore che giravo per la città senza una meta . La pioggia iniziò a cadere . Si fece buio ,mi misi seduta su una panchina .
<<Sara !!  Finalmente ti ho trovata >> no,quella voce no ,non poteva essere lui ...
Si sedette vicino a me <<sono ore che ti cerco >> continuò.
<<Cosa ci fai qui ? >> chiesi piano .
<<Mi ha cercato la tua amica era preoccupata e mi ha chiesto di venirti a cercare >> rispose mettendomi un braccio sulle spalle . Me le scrollai di dosso,non volevo il suo contatto 
<<Ti ringrazio , ma non ce n'era bisogno. Adesso puoi anche andare >> risposi fredda .
<<Dai vieni ti riporto a casa ,sta piovendo e non mi piace che tu stia qui da sola >>
<< Non te ne è mai importato niente di me ,perché preoccuparsi adesso ? >>. Non lo guardavo ,rimasi con i gomiti sui ginocchi e la testa china.
<<Non e' vero e lo sai . Adesso vieni con me ,per favore  >> era gentile ,quasi colpevole. Avevo capito che non se ne sarebbe andato finché non lo avessi seguito . Mi alzai  e lo seguì ,standogli il più lontano possibile .
In macchina lui accese un po' il riscaldamento e lo ringraziai mentalmente,ero fradicia di tutta l'acqua che avevo preso.
Mi riaccompagnò a casa e volle venire anche dentro . Appena mi vide Daisy si mise a piangere per la preoccupazione ,mi dispiacque di averla fatta preoccupare così tanto . Mi rifiutai di andare in camera mia ,anche se la mia amica aveva risistemato tutto ... Mi feci una doccia veloce ,calda .
La mia amica mi preparò un tè caldo e mi misi sul divano . Non parlavo, dicevo solo grazie . Mi misero un plaid caldo . Andrew non voleva andarsene ,dopo un'occhiata tra loro lei mi diede la buonanotte congedandosi . La guardai supplicante ,non volevo che andasse via lasciandomi da sola con lui.
Rimasi con lui ,si accomodò sul divano standomi un po' distante . Mi sentì in un certo modo confortata .
Ero troppo innamorata di lui ,mi resi conto che avevo proprio bisogno di Andrew. Mi avvicinai e appoggiai la testa sul suo petto ,lui mi strinse con un braccio e con l'altro mi accarezzò i capelli . Mi scesero le lacrime ,chiusi gli occhi . Addormentandomi  .
La mattina dopo mi svegliai stesa sul divano ,ero da sola . Non c'era un biglietto di lui ne un messaggio sul telefono . Mi sentì di nuovo vuota ,sola . 
Presi la borsa  e lasciai un messaggio per Daisy su un post-it . Uscì di casa e andai a prendere colazione per portarla da Andrew per ringraziarlo della sera precedente . Bussai alla sua porta ,ma nessuno mi venne ad aprire. Provai ad aprirla ,la porta si aprì ed entrai . Vuoto .La casa era vuota . Se n'era andato ,senza nemmeno avvisarmi .  .....