lunedì 21 ottobre 2013

Uragano - Capitolo 11





Dopo un tempo indefinito mi staccai rimanendo ancora a cavalcioni su di lui,Andrew continuava ad accarezzarmi dolcemente  i  capelli . Rimase a guardarmi ammaliato ,gli occhi  ,la bocca dove ci passò il suo pollice con carezze lente, ed infine i seni che erano ancora un po' turgidi  .Cercò la mia bocca, la trovò subito disponibile . Il calore di quel bacio appassionato ci riportò  sulla via del desiderio .
Si staccò improvvisamente  e mi chiese se rimanessi per cena .Accettai l'invito . Ordinò cinese  per telefono e mi prestò  una sua T-shirt  per coprirmi   .
Dopo poco arrivò il fattorino con la cena ,ci mettemmo a sedere alla penisola della cucina .
 Non ero bravissima con le bacchette e lui  ogni volta mi prendeva in giro ridendo a crepa pelle .
Era da tempo che non mi divertivo così .Lui era giocoso , scherzoso e a volte malizioso. Parlavamo poco ,per la maggior parte ridevamo .Spesso i nostri occhi rimanevano incastrati uno nell'altro,come incantanti. Ogni tanto ci imboccavamo con il cibo trovando quel gesto cosi intimo,quando lo facevo io lui chiudeva gli occhi  guastandosi il cibo .
Finita la cena Andrew prese il gelato dal frizer, mi chiese se andasse bene  il gusto al cioccolato e vaniglia,risposi che andava più che bene .Lo depositò in due grosse ciotole .Era buonissimo e me lo stavo gustando  a ogni cucchiaiata ;quando rivolgevo lo sguardo ad Andrew, lo trovavo a fissarmi con gli occhi velati d'apprezzamento. Decisi di giocare facendolo  apposta , più lo facevo e più lui si agitava sullo sedia .

Andrew si era allontanato nelle altre stanze,io rimasi ancora sulla sedia della cucina a finire di mangiare il gelato . Sentì partire una musica che mi fece quasi strozzare  .(Never Let Me Go - Florence - The Machine) ,mi stupì che a lui piacesse anche quel genere di musica. Pochi istanti dopo lo percepì dietro di me. Si avvicinò e mi baciò i capelli inspirando il loro profumo .Li spostò da un lato appoggiando le labbra sul mio collo ,inclinai la testa per dagli più accesso .Con una mano mi prese il  mento facendomi girare un po' il viso verso di lui , baciandomi dolcemente le labbra.Si staccò quasi subito, offrendomi la mano <<balla con me >>.
Rimasi sbalordita "stavo sicuramente sognando " ... <<balla con me>>ripropose. Mi alzai , lui mi condusse al centro della stanza del salotto . Appoggiò le sue mani  sui miei  fianchi e mi avvicinò al suo corpo.Misi le  braccia intorno al suo collo e appoggiai il mento sull'incavoì.Mi percorse un  fremito per tutto il corpo ,risentendo il suo buonissimo profumo al muschio ,dolce ma intenso. Iniziammo a ballare così stretti uno nell'altro,muovendoci lentamente.
 Finì la canzone, ne ripartì un'altra .(Michael Bolton - Can I touch You there )....
Una bellissima canzone riecheggiava nella stanza .Una musica sensuale.
Andrew muoveva le mani su e giù per la mia schiena ,muovendosi sensualmente.Aveva una dote naturale nel muoversi,era bravissimo .Mi fece girare,mettendo la mia schiena attaccata al suo  corpo . Continuò a muoversi con movimenti lenti e sensuali , con le mani che non smettevano di cercarmi , sul mio corpo . Mi alzò la maglietta toccandomi i seni ,poi scese verso la mia femminilità . Un'altra bellissima canzone partì,( Marvin Gaye - Sexual Healing). Ma io ormai non ascoltavo più ,ero persa nella magia che sapeva darmi solo Andrew. Misi  la testa sulla sua spalla sinistra  ,abbandonandomi completamente a lui.
Mi prese in braccio e  mi portò in camera da letto ,mi adagiò con delicatezza sul letto ,mi tolse la maglietta e le mutandine  .Iniziò a baciarmi i piedi,risalendo con lentezza esasperante fino ai seni.Mi infilò due dita dentro alla mia femminilità e io mi inarcai per andargli incontro  ,iniziando a gemere <<Oh si ...Andrew >>....
Andrew raggiunse l'orgasmo con le ultime spinte ,mugugnando parole incomprensibili e si accasciò su di me .
 Le  prime parole di un'altra canzone  era partita dallo stereo,mi bloccai .Sentì il corpo di Andrew irrigidirsi...

Everything - Lifehouse 

Cercami qui
parlami
voglio sentirti
ho bisogno di ascoltarti
tu sei la luce
che mi sta conducendo
nel posto dove
ritroverò la pace

Find me here
Speak to me
I want to feel you
I need to hear you
You are the light
That's leading me
To the place where I find peace again.

tu sei la forza
che mi aiuta a camminare
tu sei la speranza
che mi aiuta a credere
tu sei la vita
per la mia anima
tu sei il mio scopo
tu sei tutto

You are the strength, that keeps me walking.
You are the hope, that keeps me trusting.
You are the light to my soul.
You are my purpose...you're everything.
*******
Il cuore iniziò a battere all'impazzata...Lo guardai e cercai di comunicargli " che cosa mi vuoi dire ? " . Aprì la bocca per dirglielo ,ma lui mi premette un dito sulle labbra  e scosse la testa per  farmi capire che dovevo tacere. Non ero sicura che fosse un pezzo messo  a caso tra le scelte o che volesse comunicarmi in qualche modo ,ciò che sentiva dentro di se . Sperai di si ,forse volevo illudermi e farmi male ancora di più .Ma di certo quelle parole me le tenni strette nel mio cuore . Lui mi guardò e nei suoi occhi lessi che voleva comunicarmi  qualcosa ,ma non seppi cosa . Forse per farmi distrarre mi baciò appassionatamente .

Quella notte era stata straordinaria ,la più bella tra le altre che avevo passato con lui .Era stato un Andrew diverso per tutta la serata . 
Avevamo fatto l'amore per quasi tutta la notte ,sperimentando diverse  superfici della casa ,sembrava che non ci bastasse mai ! .
Il giorno dopo mi svegliai sentendo un gran peso sopra di me e delle mani che mi accarezzavano e baciavano. Aprì gli occhi ed era lui,percepì la sua erezione che era già pronta che strusciava sul mio sesso scoperto .Facemmo l'amore di nuovo ....

Andrew  era andato in cucina per preparare un caffè .
Mi alzai coprendomi con il lenzuolo ,guardai che ore fossero ed erano le  6:13 del mattino .Nell'attesa  del suo ritorno ,riguardai un po' in giro . Venni attratta da una foto ,la presi e la guardai .C'era una donna giovane : capelli lunghi color castano scuro,occhi celesti ,era sorridente; notai però che i suoi occhi erano velati  di tristezza,spenti.Pensai che forse era la madre da giovane prima di morire .
Venni attratta anche da un'altra foto ,dove ritraeva due ragazzini di 15 anni circa , si abbracciavano,sullo sfondo uno splendido mare,sorridevano verso la macchina fotografica o a chi stava dietro ,non si assomigliavano molto ,forse un'amico o ...
<<che stai facendo ? >>sussultai per lo spavento e tolsi lo sguardo dalla foto .Andrew era furioso .
<<Niente....stavo solo guarda.... >> ,non mi fece finire di parlare che me le strappò di mano
<<sei un'impicciona ! ma perché non ti fai gli affari tuoi ? perché non mi lasci in pace ??>> .Era sempre più arrabbiato ,non capivo cosa avessi fatto di così sbagliato !
<< scusami ...non volevo >>  abbassai lo sguardo 
<<non me ne faccio niente delle tue scuse ! Non te lo hanno insegnato a casa tua di non impicciarti delle cose altrui ?? >> .
Non risposi ,mi sentì in colpa perché avevo mandato in frantumi la magia fra noi .
<<Sara ,vattene ! >> sbottò "nono ,dovevo far qualcosa per calmarlo ".
<<Andrew non succederà più ,ti chiedo scusa ...non ... >>
<<va via !!!>>ordinò ostinato.
Andai in salotto e mi rivestì con gli abiti della sera precedente ,lui non mi guardava .
Non riuscì a trattenere delle lacrime che scesero impetuose ,senza controllo . Sapevo che sarebbe stata l'ultima volta che l'avrei visto .
Andai verso la porta .Mi girai verso di lui ,aveva un viso tetro.Provai  a digli qualcosa...
<<Ti prego non roviniamo ciò che c'è stato stanotte . Siamo stati così bene . Diamoci una possibilità ,per favore>> supplicai.
Lui non mi guardava << va via Sara !  via da questa casa .  Via da questo corpo e da me .Va via dalla mia vita ! . Te lo avevo detto e te lo ripeto non c'è  futuro per noi ! >>.
Le mie lacrime ormai scendevano ,bagnando le mie gote di acqua salata .Lacrime amare, lacrime di delusione,lacrime di cuore frantumato in mille piccoli pezzettini. Il mio stomaco si stava contorcendo dalla paura di averlo perso totalmente.
La mia dignità ormai l'avevo calpestata . Decisi di calpestarla ancora di più ,avvicinandomi a lui .<<Se tu mettessi da parte le tue paure ,i tuoi timori e ti lasceresti andare come stanotte .Perché io ho visto che stanotte eri tu ,eri la tua parte migliore e non il solito stronzo . Ho visto che non ti sono totalmente indifferente ,che per me ,tu non provi solo un'attrazione fisica . >> Feci uscire l'aria che avevo  trattenuto .All'improvviso nella mia testa mi  uscì un'idea ,una sensazione  << mi dici cosa mi nascondi ? ...Non mi stai proteggendo solo da te vero?>>.
Non rispose ,<< Parlami !. Maledizione ...parlami Andrew !>>urlai.
Rimase ancora in silenzio .Provai allora con il contatto,il suo corpo riusciva a trasmettermi cose che a parole non riusciva a  dirmi . Mi avvicinai ,lui sembrò sorpreso. Gli accarezzai il viso e poi appoggiai le labbra sulle sue .Rimase fermo,rigido .Cercai di fargli aprire la bocca per approfondire il contatto . Dopo un po' di esitazione si lasciò andare . Le lacrime ormai scendevano senza più controllo .
All'improvviso si staccò girandosi ,facendomi capire che dovevo andarmene .
Così feci ,varcai la porta con il cuore in frantumi,senza sapere se lo avrei più riaggiustato . Corsi per tutte le rampe di scale . Lui non mi seguì....
L'ebrezza dell'aria fresca di prima mattina ,mi colpì in pieno viso .Mi fermai e feci un gran respiro. Volevo urlare per il dolore che sentivo. Riguardai il portone del palazzo dove ero appena uscita . Lui non era lì ,non mi aveva seguita . Non mi aveva  fermata .Iniziai a correre a perdifiato ,senza una meta . Le strade iniziavano ad essere più trafficate ,i marciapiedi ad essere riempiti dalle persone ,prese dalle loro vite.La mia vita ormai non sapevo se ce l'avevo più . Andrew si era preso tutto di me buttandola in un vortice.Non sapevo se l'avrei ritrovata più. 
Correvo a piedi nudi con in mano le scarpe. La vista era offuscata dalle troppe lacrime che uscivano ,senza ormai averne controllo . La gente mi passava accanto ,ma io non le vedevo. Non sentivo nemmeno gli insulti che mi dicevano per gli scontri al mio passaggio. Non m'importava di sembrare ridicola o di  sembrare una pazza . Corsi per diversi isolati . Mi rifugiai  in una vicolo stretto . Mi accasciai lì, contro il muro .Crollando .

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